Il periodo della gravidanza è uno di quelli più belli ma anche più delicati nella vita di una donna. Quando si aspetta un figlio aumenta l’attenzione della futura mamma su alcuni aspetti fondamentali della vita quotidiana, uno di questi è l’alimentazione.
Tante donne seguono una vera e propria dieta nei 9 mesi che le separano dalla nascita del piccolo/a (spesso su consiglio del ginecologo), altre mangiano di tutto e altre ancora non riescono a regolare la propria alimentazione.
Non esiste un vademecum su cosa mangiare in gravidanza, ma ci sono alcune“regole” alimentari da seguire, in particolare per coloro che non sono immuni alla toxoplasmosi, per coloro che soffrono di svariate patologie e per evitare di incorrere in spiacevoli problematiche legate alla gravidanza.
Vediamo insieme come regolarsi sul piano alimentare, quali cibi preferire, quali ridurre e quali evitare.
Un’alimentazione bilanciata è fondamentale per la normale e naturale evoluzione della gravidanza. Ogni futura mamma deve nutrirsi in modo tale da mantenere se stessa in buona salute e consentire, allo stesso modo, ai tessuti fetali di formarsi e svilupparsi nella maniera migliore.
Quantità e qualità dei cibi in gravidanza, il controllo delle bevande e l’esclusione di alcuni cibi “nocivi” vanno controllati scrupolosamente.Premesso che l’alimentazione in gravidanza non deve discostarsi molto da quella che dovrebbe essere seguita in ogni altro periodo della vita, con due sole grandi differenze:
Questo non vuol dire mangiare “per due” come sottolineano le credenze popolari (in gravidanza bisogna solo bere per due, ma anche per tre, quattro…) ma seguire una dieta fisiologicamente compatibile per la mamma, il feto e il parto.
La dieta in gravidanza deve essere programmata per evitare anche di mettere chili in eccesso rispetto ai rigidi parametri stabiliti dagli specialisti.
In genere non bisogna mettere più di 10 kg (ogni aumento è legato comunque al peso corporeo della donna prima della gravidanza). I parametri potrebbero oscillare a seconda se la donna sia in normopeso, sottopeso o sovrappeso.
Frutta, verdura e ortaggi sono un toccasana naturale per il benessere della donna e del feto in gravidanza, sia attraverso alimenti sia preparati per migliorare elasticità, tonicità e idratazione.
La patata, in particolare, è considerata il tubero della gravidanza grazie al contenuto di:
L’unica accortezza è limitare il consumo di pane quando si cucina un piatto a base di patate (causa eccesso di amido) e il pesce.
Il colesterolo può colpire tutti, in gravidanza maggiormente (soprattutto per chi ne soffre già o chi ha la tendenza a soffrirne). E’ buona regola tenere sotto controllo il colesterolo (LDL-cattivo) e favorire quello buono (HDL).
Come fare? Basta evitare di mangiare alimenti che lo contengono, soprattutto in gravidanza:
La gravidanza è un periodo della vita meraviglioso, ma anche molto delicato. E’ importante seguire un corretto regime dietetico e stile di vita per la corretta formazione del feto e per la buona conduzione della gravidanza. Leggi MammaFit: esercizi in gravidanza per mantenersi in forma.
I cibi da limitare sono gli stessi che dovremmo limitare tutti i giorni, zuccheri, bevande gassate, troppi grassi e fritture. Per alcune donne è necessario limitare anche i carboidrati (soprattutto nell‘ultimo trimestre) a favore delle proteine.
Le donne in gravidanza non immuni ala toxoplasmosi (e per precauzione tutte le donne incinte) devono evitare:
Inoltre è buona regola lavare verdure, ortaggi e frutta con bicarbonato alimentare o amuchina. Tante attenzioni in gravidanza sono importanti anche per evitare un grande problema che si può presentare in questo delicato periodo, il diabete gestazionale.
Il pranzo di Natale è pericolosamente alle porte. È possibile preparare un secondo sfizioso che non mini alla linea? Sì con lo spezatino speziato alla DCD TUSCOLANO!
Ingredienti per due persone:
Preparazione:
Tritate il sedano, la carota e la cipolla a dadini molto sottili.
Ponete ora lo spezzatino in un tegame e fatelo leggermente rosolare.
Aggiungete ora nel tegame le verdurine tritate e il vino bianco. Mettere in cottuna a fiamma media fino ad evaporazione del vino.
Abbassate ora la fiamma aggiungendo l'olio, le spezie e in ultimo la passata di pomodoro.
Portate a cottura ottimale e... buon appetito!
I cambiamenti negli stili alimentari sono ormai in continuo aumento,che sia per motivi di salute (intolleranza o allergie) o desiderio di seguire una dieta priva di proteine animali, tante persone sostituiscono il tradizionale latte di mucca con bevande “alternative” che in tanti chiamano latte. Le bevande di cui parleremo non hanno nulla a che fare neanche con il latte di soia, mandorla, cocco o golden milk (latte alla curcuma).
I new drink sono bevande alternative, ricavate da altri vegetali ed immesse sul mercato da diverse aziende. Quali sono queste bevande? Quali benefici apportano all’organismo? Vediamo nello specifico proprietà, benefici e valori nutrizionali.
E’ una delle proposte più nuove nel campo delle bevande vegetali. La bevanda al farro è quella più ricca di CALCIO in assoluto e con più proteine. Chi può usare il farro? E’ una bevanda adatta a gli sportivi, ai bambini e tutti coloro che vogliono prevenire l’osteoporosi.
Viene assunta anche da coloro che desiderano migliorare l’umore e avere un corpo sodo e tonico.
Svantaggi? Per la presenza di glutine non può essere assunto dai celiaci.
Sono bevande ricchissime di Omega 3 e amminoacidi, dal sapore molto simile al tradizionale latte di mandorle. L’alta digeribilità fa si che le bevande ricavate da questi frutti possono essere assunte senza problemi intestinali. Tra le tre la più digeribile è la bevanda agli anacardi.
Ovviamente sono sconsigliate a chi soffre di allergie a noci, mandorle, nocciole, anacardi, arachidi e simili.
La bevanda ai piselli è la più nuova nel campo dei drink. Prodotta da un’azienda americana sulla fattispecie del latte di mucca. In sintesi? La bevanda ai piselli contiene le stesse proteine del latte di origine animale, ma con il doppio del calcio, della Vitamina D, del potassio. Importante è la presenza molto bassa di zuccheri rispetto al latte di mucca.
Il colore della bevanda? Non è verde come tutti vi aspettereste, bensì bianco perchè ricavato dai piselli gialli e filtrato.
Questa bevanda vegetale è ricchissima di proteine, carboidrati e lipidi. Inoltre la presenza di acido follico permette al drink di essere assunto senza problemi dalle donne in gravidanza (bisognose di questo efficace acido per il ricambio cellulare).
L’orzo ha molteplici proprietà nutritive importanti per il nostro organismo. Questa caratteristica la rende una delle bevande preferite anche perchè possiede il più basso indice glicemico tra quelle elencate. Può essere assunta tranquillamente da chi soffre di diabete di tipo 2 ma non dai celiaci per la presenza di glutine.
La bevanda all’orzo è digeribile, rinfrescante, ricca di vitamine e minerali, adatta anche per combattere i sintomi di raffreddore e influenza.
Le bevande che abbiamo elencate sono tutte ricche di sostanze nutritive e di benefici, ma hanno uno svantaggio importante: sono molto reattive alle allergie. Chi sa di essere un soggetto allergico o intollerante ad una o più sostanze deve evitare di assumerle. Alternativa? Ci sono bevande in alternativa all’alternativa del latte tradizionale, che possono essere consumate senza problemi perchè a prova di allergie.
Esse sono:
Per tutti coloro che desiderano modificare alcune abitudini alimentari, come il latte, le alternative sono tante…c’è solo l’imbarazzo della scelta, basta solo evitare alcune bevande!
Ferie finite e voglia di rimettersi in forma?
Piatti ipocalorici e gustosi come questo sono quello che fa per voi!
Ingredienti
5-6 olive taggiasche
Preparazione
Disponete i filetti in una pirofil.
Una volta sistemati al suo interno unite sale e pepe e, successivamente, le altre spezie.
Aggiungete lo spicchio d'aglio e le olive taggiasche.
Tagliate ora i pomodorini a metà e disponeteli intorno ai filetti.
Aggungete l'olio, mezzo bicchiere d'acqua e il vino.
Infornare a 180 gradi per 35 minuti e.... buon appetito!
Si tratta di un piatto buono, gustoso e completo.
Le zucchine ripiene, classico di tutte le nonne e di tutte le mamme tornano sulle vostre tavole in versione ipocalorica, alla DCD TUSCOLANO!
Ingredienti:
Preparazione:
Lavate e scavate le zucchine al loro interno.
In una terrina amalgamate il macinato con tutti gli altri ingredienti.
Riempite ora le zucchine con il composto ottenuto.
Disponetele ora in una pirofila, irroratele con un cucchiaio d’olio e 2 cucchiai d’acqua.
Infornare a 200 gradi per 30 minuti e... ricordate di servirle calde!
Dopo i bagordi delle festività Natalizie è fondamentale rimettersi in forma con una cucina equilibrata e leggera.
I nostri fusi di pollo aromatici sono tutto questo, unito ad un gusto inconfondibile.
Pronte a cucinare?
Ingredienti:
300 grammi fusi di pollo
un cucchiaio olio evo
sale
pepe
rosmarino
timo
salvia
origano
paprica
uno spicchio d’aglio
due cucchiai polpa di pomodoro
Preparazione:
E’ sicuramente il simbolo dell’autunno, ma non manca mai di trovarle alle fiere di paese o nelle piazze: parliamo delle castagne! Ma possiamo concedercele in un regime alimentare sottoposto a dieta o comunque, per non eccedere con calorie e nuocere alla linea?
E’ importante sapere che le castagne sono state la principale fonte alimentare ed energetica per molti popoli, per centinaia di anni. Sono un frutto atipico infatti, perché sono ricche di carboidrati complessi (amido), come i cereali, e contengono buone quantità di fibre, potassio (in particolar modo quelle secche), vitamine B (soprattutto B1 e B6).
Le castagne dunque, come i datteri e i frutti oleosi (frutta secca), sono frutti farinosi poveri di acqua ma ricchi di fonti energetiche e devono essere mangiate con attenzione e moderazione. Ciò non significa però che devono essere eliminate! In fondo, non le si mangiano tutti i giorni e basta introdurle al posto di qualcos’altro che abbia la loro stessa funzione alimentare.
La volta che si decide di mangiare le castagne quindi, evitate di toccare il pane (e pasta), preparatevi un secondo con verdura o un minestrone (anche con formaggio grattugiato) e poi via con la vostra razione di castagne! (100 g di castagne crude hanno 150 calorie circa, se son caldarroste ne contengono 190 per la perdita ulteriore di acqua e se son secche, 287). E’ bene pesare sempre la quantità di parte edibile che si vuole mangiare per riuscire a calcolare le relative calorie.
Non è necessario rinunciare a questo alimento ricco di gusto e di numerose proprietà per il nostro corpo, basta conoscerlo e sapere come goderne i benefici al meglio, senza “danni”. Sono ad esempio indicate per chi pratica sport all’aperto, per prevenire sintomi da raffreddamento e per facilitare la motilità intestinale (per via della ricchezza di fibre). Inoltre, combattono la tipica stanchezza stagionale, grazie ai minerali che apportano (magnesio, potassio, fosforo, calcio e in parte anche del ferro), e la farina di castagne è ottimale per gli intolleranti ai cereali e per chi ha il colesterolo alto (nelle torte con questa farina infatti, solitamente non c’è burro ma solo olio extravergine di oliva).
Sono proprio da evitare invece, per i diabetici e per chi soffre di gonfiore addominale, di colite e di gastrite.
Le castagne sono il frutto dell’albero selvatico. Hanno forma, dimensione, sapore molto variabili anche se prodotte dallo stesso albero. Sono caratterizzate da una pellicola interna che penetra in profondità nell’interno della polpa, anche fino a dividerla (frutti settati); hanno un prezzo notevolmente inferiore ai marroni ed agli ibridi.
I marroni sono più standard e vengono prodotti dall’albero coltivato.
Nell’interno della buccia, hanno frutti interi non settati, con la pellicola (chiamata episperma) che non penetra nella polpa e che si stacca facilmente alla pelatura.
Entrambi devono apparire sodi ed integri all’acquisto, il guscio non deve cedere se premuto con il dito e labuccia deve essere intatta, color brillante e uniforme e priva di parti color verde o scuro.
Se ci sono piccoli fori, sono stati intaccati da parassiti… evitateli! Se la buccia invece, è raggrinzita e non aderente alla polpa, significa che la castagna è vecchia.
Un piatto gustoso, energetico e a basso contenuto calorico: stiamo parlando degli spiedini di di gamberi e mazzancolle alla DCD Tuscolano.
Pronte a mettervi ai fornelli e a leccarvi i baffi?
INGREDIENTI
10 gamberoni
10 mazzancolle
Sale – pepe
Un cucchiaio olio d’oliva
Aglio –prezzemolo –peperoncino
Aceto –tabasco (a piacere) -cognac
PREPARAZIONE
Lavate accuratamente i molluschi lasciandoli interi. A lavaggio ultimato, ponetili in una padella leggermente fonda insieme ad olio, aglio e peperoncino.
Fate cuocere il tutto a fuoco vivace.
A metà cottura, spruzzate il tutto con pochissimo aceto e in un secondo tempo con il cognac.
A cottura quasi ultimata aggiungete poi il prezzemolo e un po’ di tabasco.
Servite immediatamente e... buon appetitio!
Nel periodo estivo la parola d’ordine sulle nostre tavole è una sola: freschezza.
Con l’insalata di gamberetti alla DCD Tuscolano non ci rinuncerete, tutto questo con gusto e leggerezza!
Ingredienti:
300 grammi gamberetti freschi
100 grammi rucola
100 grammi mais
Sale –pepe
Un cucchiaio olio oliva
Tabasco o salsa worchester
Preparazione:
Cominciate lessando gamberetti in abbondante acqua salata.
Una volta lessati, scolateli e attendete che si freddino.
Uniteli ora alla rucola, precedentemente lavata e leggermente tritata. Aggiungete poi il mais e un goccio di tabasco o salsa worchester a piacere.
Non vi resta che mescolare il tutto, lasciar riposare in frigo per circa 20 minuti e… Buon appetito!
Difficili da snellire e tonificare, ecco i consigli giusti per avere delle braccia da scoprire in tempo per l’estate.
Ci siamo, da qualche giorno ormai maniche corte, canottierine e camicette smanicate hanno preso il sopravvento.
Ma, niente paura: siamo ancora in tempo per riconquistare una buona forma.
Tra le zone del corpo che per la maggior parte delle donne è necessario modellare, troviamo le braccia: non appena si mette su qualche chilo o si lascia la palestra, ecco che la parte alta delle braccia lievita mostrando ritenzione idrica.
Per le donne magre invece questa parte del corpo prende un aspetto cadente.
Come fare?
Risulta fondamentale agire alla fonte del problema e capire se siamo di fronte ad adipe in eccesso e ritenzione idrica oppure a mancanza di tonicità.
Per avere braccia belle e magre, è fondamentale agire su due fronti: tonificazione e smaltimento del grasso in eccesso. Perché questa strategia sia possibile, l'approccio deve comprendere una dieta ad hoc, un programma fitness completo e mirato al raggiungimento di muscoli definiti e tonici e, perché no, un aiuto di DCD TUSCOLANO.
La dieta quotidiana consigliata dovrebbe tenersi alla larga da zuccheri, carboidrati raffinati e grassi mentre l'attività fisica dovrebbe essere costituita da un mix di lavoro aerobico (per bruciare calorie e riattivare il metabolismo) sia una tonificazione localizzata con pesi e attrezzi rimodellanti.
Pesce e carne bianca per muscoli definiti
La dieta ideale per snellire e rassodare le braccia, punta sull’apporto proteico (con meno grassi possibili). Dunque, le proteine ideali per un programma snellente e tonificante, sono quelle di carne bianca (pollo, tacchino) e pesce.
Gli aminoacidi, infatti, agiscono da costruttori e aiutano a modellare le fasce muscolari, potenziando i risultati ottenuti con l'attività fisica. Inoltre, in caso di sovrappeso e di ritenzione idrica, inserire questi cibi ai pasti principali permette di raggiungere più velocemente il peso forma abbassando l'indice glicemico degli alimenti ingeriti. Per ciò che riguarda la carne, meglio la varietà bianca: ha meno grassi e crea meno depositi in fegato e intestino.
Invece, via libera a tutti i tipi di pesce: anche quelli grassi (salmone, sgombro), infatti, sono buoni con salute e linea, grazie agli omega 3.
Cibi vietati? Zuccheri, carboidrati raffinati (pane e pasta bianchi), prodotti industriali (merendine, biscotti, piatti pronti), cibi in scatola (saturi di sale), salumi e alcol. E le uova? Due volte alla settimana è la frequenza perfetta per frittate (al forno) e uova sode o alla coque, più volte se si opta per omelette di soli albumi (peraltro la parte più proteica e meno grassa dell'uovo).
Fondamentale è anche aumentare l'apporto idrico, bevendo almeno due litri di acqua al giorno e tisane depurative (tarassaco, bardana, cardo mariano, mate, tè verde).
Se proprio si sente la necessità di un aperitivo all'aria aperta con gli amici, scegliere succo di pomodoro, di carota o una bella spremuta d'arancia, accompagnando il tutto con un pezzetto di grana padano, bresaola (unico salume concesso) e pinzimonio di verdure crude (un pieno di vitamine e fibre).
Racchette e via, non serve la neve!
Un'alternativa divertente ed efficace alla solita palestra, il nordic walking: perfetto per le prime giornate di sole e di clima tiepido. Infatti, il nome non deve ingannare, per praticare questo sport non è necessario trovarsi in montagna e neppure in mezzo alla neve. Si tratta di una camminata rapida e ritmica (sia in salita sia in piano), con l'ausilio di bastoni simili a quelli dello sci di fondo. Per praticare nordic walking bastano uno spazio verde (anche un parco cittadino), un paio di scarpe adatte (quelle per correre sono perfette) e un paio di racchette tipo quelle da sci. La camminata è rapida ma non così tanto da affannare il respiro, mentre le braccia si muovono coordinate, aiutate dall'appoggio dei bastoncini.
Il nordic walking è meglio della corsa perché evita di sollecitare eccessivamente ginocchia e caviglie, soprattutto se si è principianti o ci si accosta all'attività fisica per perdere peso. Inoltre, c'è un particolare da non trascurare: è divertente, ancor di più se praticato in compagnia di persone piacevoli e può accompagnare alla scoperta di angoli verdi nascosti anche nelle grandi città.
Il movimento aerobico a basso impatto e prolungato, fa sì che si consumino calorie e che si brucino i grassi. In più, le braccia e le spalle si tonificano senza ingrossarsi. Unica avvertenza: praticarlo per almeno 30-40 minuti consecutivi, con costanza 2-3 volte a settimana.
E se non potete fare a meno della palestra oppure il meteo è tiranno, una simulazione del nordic walking si può ottenere anche con l'ellittica, attrezzo che solitamente si trova nella zona aerobica insieme a cyclette e tapis roulant. L'ellittica, infatti, permette di allenare simultaneamente e ritmicamente sia le gambe sia le braccia.
Danza per braccia affusolate e umore al top
A volte si pensa, erroneamente, che la danza sia una disciplina riservata alle ballerine professioniste, alle donne magre o alle bambine. Invece, ballare è una delle attività migliori per perdere peso, divertendosi e rilassandosi. Vera e propria terapia contro depressione e ansia, la danza si può praticare a qualsiasi età: che sia contemporanea, classica, latinoamericana o tip-tap, poco importa. Ciò che conta è lasciarsi andare e ballare.
Per braccia affusolate ed eleganti, la danza classica e il flamenco sono le discipline migliori. Le posizioni del balletto classico (i pas de bras), che siano alla sbarra o a terra, obbligano spalle e collo a stare dritti e, di conseguenza, le braccia fanno un esercizio incredibile e senza ausilio di pesi.
Lo stesso accade nel flamenco, arte in cui il movimento delle braccia veicola l'intera danza ed esalta femminilità e seduzione (con notevole rialzo dell'autostima come effetto collaterale).
La danza classica in età adulta si può praticare in qualsiasi scuola di danza e, in alcuni casi, anche nelle palestre: scarpette, body e musiche magiche faranno tornare bambine-principesse per qualche ora a settimana. E le braccia saranno non solo più snelle e toniche ma anche più aggraziate e femminili: il top con gli abiti a tunica e i tubini estivi.
Pesi sì, ma leggeri!
Per ottenere braccia rassodate e affusolate, i pesi sono una soluzione. I classici esercizi per tonificare i bicipiti (parte alta dei braccio) prevedono solitamente 3 serie di ripetizioni da 20, per braccio.
Questo tipo di ginnastica tonificante si può eseguire anche a casa ma deve essere per forza abbinata a un'attività aerobica costante se il problema-braccia è associato ad adipe. Sollevare pesi, senza dieta e senza sforzo aerobico prolungato, non porterà ad avere braccia più snelle. Si tratta dello stesso discorso che vale per l'addome: se si ha la pancia, non bastano gli addominali ma serve, invece, soprattutto un'appropriata attività aerobica bruciagrassi.
Gli esercizi per le braccia con i pesi sono più efficaci se si sollevano al massimo 1-2 chili per braccio e se il movimento viene praticato con lentezza consapevole, ovvero pensando allo sforzo che sta compiendo il muscolo e mantenendo una corretta postura di spalle e collo. Se si sollevano pesi eccessivi, infatti, c'è il rischio di incurvare la colonna vertebrale, incassando il collo e non ottenendo il risultato desiderato.
Le classiche bottiglie dell'acqua (da 0,5 litri a 1 litro) o i pesi più piccoli da 0,5 kg-1 kg sono la scelta ottimale per un allenamento classico.
Dopo pesi o gym, d'obbligo distendere i muscoli
Quando si tonificano le braccia, che si usino pesi o meno, i muscoli si contraggono in un lavoro di sforzo e rassodamento. All'inizio e alla fine di qualsiasi tipo di esercizio o allenamento, è però fondamentale praticare un po' di stretching.
Non soltanto per smaltire l'acido lattico in eccesso ed evitare contratture o dolori, ma anche per favorire l'allungamento del muscolo e far prendere alle braccia la forma tanto desiderata: femminile e morbida. Infatti, a meno che non si desiderino muscoli stile Madonna, le braccia più ammirate sono quelle sì magre e toniche ma comunque sensuali e femminili.
Quindi, basterà qualche semplice esercizio a corpo libero, di allungamento di collo e braccia, per distendere perfettamente il muscolo dopo averlo esercitato a dovere.
Ottimi risultati, che oltretutto uniscono allungamento e bonificazione, si ottengono con l'elastico (reperibile a costi irrisori in qualsiasi negozio sportivo). Un altro ausilio molto casalingo è il bastone della scopa: perfetto per eseguire torsioni con il busto: allenando e allungando, così, spalle, braccia e schiena insieme.
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